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Architettura di terra in Basilicata

DESCRIZIONE

La pratica di costruire edifici in terra cruda è documentata in Basilicata da importanti testimonianze archeologiche che ne collocano l’impiego almeno a partire dal IV sec. a. C. con l’utilizzo sia della tecnica del pisé che dell’adobe. Quest’ultima tecnica persiste nella pratica costruttiva di alcune tipologie edilizie e in determinati contesti regionali e si ritrova ancora utilizzata nel XX secolo.
Due importanti studi, di De Grazia (1932) e di Baldacci (1958), forniscono una prima geografia della distribuzione delle case in terra in Basilicata, e en inquadrano il persistere della tipologia costruttiva nel contesto dell’architettura rurale. L’esempio più conosciuto di tale tipologia è costituito dai cosiddetti “ciucioli” di Senise.
La ricerca, a partire proprio dai dati forniti dai due studiosi del secolo scorso, si è indirizzata ad individuare e catalogare le costruzioni in terra cruda ancora esistenti in Basilicata, per ricostruirne la diffusione e riconoscerne analogie e differenze con le altre costruzioni in terra diffuse in Italia meridionale.

DETTAGLI

Data: 2005/2008
Luogo: Basilicata
Tag: architettura tradizionale, terra cruda, paesaggi rurali
Ricerca indipendente
Paesaggi Meridiani: Antonio Graziadei, Gerardo Sassano