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Rete degli Ecomusei dei Paesaggi Arabi di Basilicata

DESCRIZIONE

Il progetto della Rete degli Ecomusei dei Paesaggi Arabi in Basilicata fa parte del filone di ricerca e sperimentazione che Paesaggi Meridiani sta portando avanti sul tema degli ecomusei e della gestione partecipata delle risorse territoriali.

Il progetto mette in relazione paesaggi accomunati dall’aver ospitato più o meno stabili insediamenti Saraceni tra IX ed XI secolo e che hanno conservato, nelle loro caratteristiche fisiche e nel patrimonio intangibile delle popolazioni, tracce di questa presenza. Si tratta dei territori dei comuni di Pietrapertosa, Tricarico e Tursi.

Il progetto della Rete degli Ecomusei dei Paesaggi Arabi in Basilicata, una volta completato, metterà a sistema territori di diverse aree della Basilicata non solo attraverso percorsi turistici e di valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche attraverso l’attivazione di una rete di partecipazione attiva delle comunità nella difesa, nella gestione e nella innovazione della propria cultura e del paesaggio di cui fanno parte.

Tecnicamente gli ecomusei nascono come strumento per salvaguardare il rapporto tra comunità e territori e per garantire la conservazione delle diversità bioculturali che caratterizzano il paesaggio. Un ecomuseo infatti è un accordo non scritto, condiviso grazie ad un ampio coinvolgimento dei cittadini, attraverso il quale essi contribuiscono ad utilizzare il proprio patrimonio culturale materiale ed immateriale in maniera sostenibile, facendolo aumentare invece che consumandolo.

L’obiettivo principale del progetto è l’attivazione di reti di responsabilità civica e partecipazione nella cura, conservazione e valorizzazione del patrimonio territoriale nei territori dei comuni di Tricarico, Pietrapertosa e Tursi in Basilicata. Attraverso un articolato percorso di coinvolgimento delle comunità dei tre centri lucani il progetto tenderà a definire, nel rispetto delle normative vigenti in materia, possibili forme di gestione sostenibile del paesaggio che superino l’abituale dimensione vincolistico-museale e attivino regole di trasformazione, attori e condizioni strutturali efficaci per la conservazione e la valorizzazione dell’identità dei luoghi. Lo strumento con il quale si cercheranno di attivare queste dinamiche virtuose di interazione tra comunità e territori è l’ecomuseo.

Parallelo e complementare a questo obiettivo vi è quello della riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e materiale, ascrivibile alla presenza araba in Basilicata tra IX e XI secolo. Questo patrimonio ha lasciato tracce nelle culture locali di diversi centri della regione, in particolare quelli scelti dal progetto. Qui ancora oggi sono rintracciabili segni di questa importante presenza nella struttura e nel nome di alcuni quartieri (Ravata, Rabatana, Rabata) dei nuclei abitati, ma soprattutto nei paesaggi rurali, dove permangono sistemi di coltivazione e di gestione delle acque di origine araba.

Riscoprire e riproporre queste conoscenze come strumenti assolutamente attuali di gestione dei paesaggi, urbani e rurali, e come elementi identitari di alcune comunità porta con sé un ulteriore obiettivo, di grande importanza: la gestione sostenibile e “di dettaglio” del territorio, così come si è fatto fino a poco prima delle grandi trasformazioni agricole ed urbanistiche degli ultimi cento anni.

Un altro obiettivo, forse il più importante da un punto di vista meno operativo e più culturale, è di cercare connessioni, attraverso la riscoperta di comuni radici, con le altre sponde del Mediterraneo. Ridare valore a quanto è stato trasmesso, in termini di cultura materiale e patrimonio immateriale da popolazioni che secoli fa hanno percorso le stesse rotte che percorrono oggi i migranti, e a partire proprio da quelle terre che oggi spesso si percepiscono come ostili per abitudini, cultura e religione, rappresenta un’occasione per costruire ponti tra le sponde del mare Mediterraneo. In questo senso l’obiettivo è quello di utilizzare la cultura comune come veicolo di pace, confronto e conoscenza.

DETTAGLI

Data: settembre 2016-in corso

Luogo: Pietrapertosa, Tricarico, Tursi (PZ)

Tag: ecomusei, patrimonio territoriale, comunità, paesaggi culturali, turismo sostenibile

Paesaggi Meridiani: Marina Berardi, Giorgia Botonico, Giovanni Brienza, Daniela Casorelli, Antonio Graziadei, Salvatore Laurenzana, Mimmo Nardozza.

Partner: Comune di Pietrapertosa, Comune di Tricarico, Comune di Tursi, WWF Potenza Aree Interne, ADM Amici di Montreale, Argot.